Sesso, ormoni, vibratori e benessere

Gli ormoni, brutta bestia per noi donne. Servono , ma ci fanno dannare in ogni fase della vita. Chi di noi, infatti, non ha avuto dei problemi come troppo ciclo, poco ciclo, ovaie policistiche, esplosioni cutanee, noduli al seno, eccessiva caduta dei capelli, stress, problemi di peso. Senza parlare poi della classica battuta maschile: “ma hai di nuovo le tue cose? Sei più’ isterica del solito…”! Ecco. Noi donne siamo tutto questo.

 

Con il tic tac dell’orologio biologico anche gli ormoni contribuiscono a trasformare corpo e psiche. Ebbene si, perchè oltre ai tanti disturbi comuni del sonno, peso, pelle, spesso ad esser colpita è la sfera del sesso e dell’intimità a causa dell’atrofia vulvo-vaginale, una patologia che ha il suo picco tra i 45-60 anni. Questa spettrale parola composta ci regala tra tanti problemini la  secchezza vaginale, il sintomo forse più comune durante la menopausa e sotto forte stress; ma l’atrofia può degenerare nel  prolasso del pavimento pelvico con l’età o dopo il parto. Un iniziale fastidio si trasforma in dolore, anche acuto, e ci porta a respingere i rapporti sessuali con non poche conseguenze sulla sfera della vita di coppia e sul nostro umore. Tranquille però: il quadro descritto inquieta, ma a tutto c’è rimedio.

Appurate le cause, anche l’amore è un’ efficace terapia. Avete capito bene: proprio fare l’amore attraverso la vicinanza, la complicità ed il gioco permette di vivere insieme i tanti giri di boa della vita senza drammatizzazione e con delicatezza. L’amore, anche in presenza di queste sintomatologie si può fare serenamente, anzi andrebbe fatto, proprio perchè  aiuta a combattere la secchezza e l’atrofia. Il disagio si può risolvere con dei lubrificanti intimi che simulano la secrezione vaginale contenendo sia il bruciore quotidiano, sia il dolore durante i rapporti sessuali.

Ma torno volutamente sul sesso perchè tante donne, troppe direi, belle, piacenti e vitali mi raccontano di non far voler fare più l’amore, di non averne voglia, di trovarlo fastidioso e di sentirsi diverse, goffe ed invecchiate anche a soli 40 anni. Il sesso, il fare l’amore, il giocare ed assecondare i propri desideri è un’arma vincente per curare l’anima e sé stessi, soprattutto quando il corpo cambia. Se ci sono difficoltà di intesa con il partner, ansia, tristezza, imbarazzo per il proprio corpo, eccessivo pudore, senso di inadeguatezza, tutto ciò non aiuta a star bene ed allora è necessario fare qualcosa , affrontando paure ed insoddisfazioni: ma questo è un altro tema anch’esso complesso e delicato. Il sesso dovrebbe essere tutto tranne che una cosa sporca di cui aver vergogna, e parlarne dovrebbe essere normale. Invece risulta molto difficile parlare proprio con le donne liberamente di questo tema.

Ma se si fa fatica a parlare di sesso, come trattare allora il tema vibratore? Si avete capito bene: vibratore! Vivendo in prima persona la dannata pre menopausa, mi sembra utile divulgare informazioni su cose che possono aiutarci a vivere meglio e che soprattutto fanno bene alla salute. L’Italia come al solito è indietro rispetto al resto d’Europa ed agli Stati Uniti in merito alle informazioni  per la prevenzione. Siamo più bravi ad ironizzare e legare il tutto a giocattoli da pornoshop se si sfiora il tema dei vibratori. E ne so qualcosa, visto che nell’ultimo mese molti amici hanno ironizzato sul mio voler trattare il tema. Credo invece che l’argomento meriti spazio anche perchè, conoscendo donne colpite da tumori e sclerosi multipla sottoposte a terapie per il recupero della funzionalità della muscolatura pelvica, ho iniziato a documentarmi meglio comprendendo quanto la medicina SERIA già’ attui protocolli terapeutici che includono i vibratori sia per gli uomini e la disfunzione prostatica, sia per le donne. Ma soprattutto ho riscontrato che le donne  trattano  con più facilità temi di chirurgia ricostruttiva vulvare, piuttosto che quelli della ginnastica pelvica con uso di vibratori. La cosa mi è sembra assurda onestamente, anche perché per lo più dettata solo da condizionamenti psicologici.

Ci facciamo facilmente catapultare nella dimensione del “taglia e cuci”  per viso, seno, cosce, glutei e vulva dopo i 40 anni, ma nessuno invece ci aiuta ad accettare il tempo che segna il corpo e mette alla prova la mente. Anzi per stare al passo con i tempi dobbiamo tirare, strizzare, contenere o esibire rifacendoci a modelli non raggiungibili e dimenticando la nostra unica vera forza:  la bellezza spontanea e naturale, accompagnata da un pò di intelligenza ed ironia. Gran cosa la chirurgia ma prima, forse, sarebbe meglio capire che il corpo e’ una potente macchina che richiede cura ed esercizio ed una vulva , si avete capito bene una vulva, non e’ diversa da una gamba o una spalla. Sì lo so il paragone fa sorridere, ma un buon ginecologo non potrà che confermarlo: si atrofizza anch’essa precocemente per patologie degenerative, per l’uso di  farmaci , disfunzioni ormonali e per l’età. Per questo esistono rimedi semplici, naturali , soprattutto banali ed economici per contrastare fastidi comuni e prevenire una patologia più complessa. Ma non se ne parla, lucrando su percorsi ben più invasivi, dispendiosi e complessi.

In Canada l’Università di Ottawa ha condotto studi importanti sull’uso dei vibratori per la cura della menopausa e su pazienti oncologiche. Da anni Stati Uniti , Francia, Germania, Danimarca, Spagna, Inghilterra, lo prescrivono per il trattamento della menopausa. Il tema è dunque serio, ma allora perchè il vibratore oggi è ancora tabù  soprattutto tra noi donne?  Non sarà dunque il caso, nel 2018, di riappropriarsi senza pregiudizio del tema essendo usati da serissimi medici per contrastare patologie  legate ad anorgasmia, disturbi di approccio sessuale , menopausa e  post parto? In Italia attualmente sono per lo più utilizzati nelle terapie per le pazienti oncologiche o affette da sclerosi multipla, ma aumentano i consultori e gli articoli di rinomate ginecologhe che lo  consigliano per la cura dei sintomi della menopausa. Il vibratore dunque oggi dovrebbe essere considerato uno strumento anche ad uso terapeutico e perchè no, se condiviso con serenità, un qualcosa di piacevole da vivere in coppia. Potete chiedere al vostro ginecologo, che certamente  saprà darvi delucidazioni e consigli. Ma attenzione al materiale ed al tipo: sceglietelo in silicone medicale per non avere problemi di tossicita’ per le plastiche usate e chiaramente, per la ginnastica pelvica, ne esistono alcuni specifici.

Per chiudere, riporto alcuni consigli di ginecologi per noi donne, anche per quelle che presentano menopausa precoce in conseguenza ai trattamenti antitumorali e che desiderano prevenire o migliorare la secchezza vaginale, la manifestazione di contrazioni e dolore durante i rapporti sessuali e l’ incontinenza urinaria:

  • chiedere al medico curante informazioni relative agli effetti della secchezza vaginale;
  • andare da un ginecologo e chiedere DELUCIDAZIONI sul funzionamento sessuale e indicazioni su come avere ad una vita sessuale soddisfacente in presenza di sintomi fastidiosi;
  • discutere con il medico curante la possibilità di modificare le terapie utilizzate per curare la malattia o altri problemi di salute (ipertensione, diabete, ansia, depressione) che hanno un ruolo nelle alterazioni del comportamento sessuale;
  • parlare più apertamente con il partner degli aspetti connessi con la sessualità e delle difficoltà riscontrate, e sperimentare nuovi comportamenti e sensazioni;
  • VIVETE, senza se e senza ma, nella relazione di coppia;
  • usare di più la fantasia per accrescere l’eccitamento;
  • usare un lubrificante in gel, li trovate in farmacia, erboristeria, e prestaste attenzione alla scelta. Che sia il più naturale possibile e con meno alcool perché può provocare bruciore. Solitamente i migliori sono semplicemente a base di gel aloe ed acqua;
  • dedicarsi al sesso con maggiore frequenza, sia con il partner che con l’auto-stimolazione;
  • mantenersi toniche facendo esercizi per allungare il canale vaginale. L’uso regolare del vibratore o di coni vaginali e l’auto-stimolazione mantengono la vagina elastica, stimolano la produzione del liquido lubrificante naturale.

Ricordate anche che la natura regala prodotti idonei e consigliati per il trattamento della secchezza vaginale. Dal gel di aloe per lubrificare, al burro di karité biologico per idratare. Applicatelo come crema: aiuta tantissimo in caso di secchezza vulvare, non brucia, non ha alcuna addizione e non lascia residui . Può’ essere usato sulle mucose ma sempre se privo di profumazioni. Puro al 100%.

E con integratori specifici, usati con costanza,  potete contenere le vampate di calore, gli sbalzi ormonali e la osteoporosi.

Trovate del tempo per voi, per sentirvi ed accogliervi. Istinto, emozioni, dolcezza, non hanno età.  La vita è un dono non infinito: viviamola bene se possiamo o, almeno , proviamoci.

 

 

Fonti:

 

 

 

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10 pensieri su “Sesso, ormoni, vibratori e benessere

    • Paola Biondi Rispondi

      Si ed in effetti saranno trattati anche argomenti attinenti all’uomo: Il benessere interessa tutti. Quanto al tema è importante promuovere informazioni poco divulgate e il tema è spesso motivo di ironia goliardica. Un motivo in più per insistere . Grazie

  1. Stefano Rispondi

    … argomento di non facile approccio … a rischio imbarazzi … o, peggio, battute goliardiche o pecorecce … affrontato con profonda leggerezza … incuriosisce anche l’altra metà della mela … bello il blog … alte aspettative … bene così !!!!!

  2. Daniele Rispondi

    Bell’articolo. Non facile da divulgare per via della nostra conclamata arretratezza culturale, ma ci proviamo. Avanti così.

  3. Camilla Rispondi

    Grinta giusta nelle parole … sapere e conoscenze reali … sito utile e rispettoso … brava Paoletta

  4. Carmen Rispondi

    Articolo intelligente. Gli argomenti citati nell’articolo rappresentano quello per i quali le donne vorrebbero parlarne liberamente e con naturalezza senza sentirsi imbarazzate. Ci vuole sensibilità per collocare la sessualità non in un contesto imbarazzante, trattato in una officina meccanica, ma come il settore dello scambio della intimità relazionale che promuove da un punto di vista psicolfisico il benessere e la salute. Per esempio un alta percentuale di donne caucasiche si sottopone ad interventi di isterectomia o miomectomia per l’asportazione dei fibromi uterini con relative conseguenze al pavimento pelvico. Ho sentito dire anche che diversi interventi chirurgici proctologici portano ad una problematica d’insensibilità e quindi di problemi correlati.

    • Paola Biondi Rispondi

      Grazie per il contributo. Spesso è più facile estremizzare per ridere , che parlare di intimità e sensibilità forse perchè si appare più vulnerabili

  5. Emma Rispondi

    Articolo interessante trattato con un grande rispetto, sensibilitá e professionalitá
    Grazie delle utili informazioni

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